Call for papers #18 (2/2022)

René Girard e la politica

a cura di Alessandro Arienzo e Marta Ferronato

Da una ventina d’anni, la prospettiva di René Girard suscita l’interesse di studiosi di diverse appartenenze disciplinari, perché offre un quadro teorico che sembra in grado di ispirare spiegazioni ragionevoli per fenomeni che si sono imposti sulla scena mondiale, in particolare a partire dall’“11 settembre”: nuove forme di estremismo ideologico e di populismo, il terrorismo internazionale a matrice religiosa e, di recente, anche la pandemia e le sue conseguenze sociali, economiche e politiche, oltre che sanitarie. Inoltre, nel 2007, con la pubblicazione di Achever Clausewitz, Girard ha presentato una chiave di lettura della guerra che, nel panorama attuale, è singolarmente significativa e provocatoria.

Il paradigma girardiano, fondato sulla combinazione dei due principi del desiderio mimetico e del meccanismo espiatorio, si sta rivelando uno strumento valido dal punto di vista ermeneutico non solo per analizzare e comprendere il passato remoto – i miti d’origine e la rivelazione ebraico-cristiana e la storia che grazie ad essi si è sviluppata – ma anche per interpretare le dinamiche conflittuali e violente che ogni società ha conosciuto e conosce, e vecchie e nuove fogge del dispotismo. Sentimento religioso, nuove sensibilità e forme di appartenenza a gruppi e associazioni animati da “fedi” inedite, si ammantano a volte di violenza: il ‘modello girardiano’ sembra capace di indirizzare analisi convincenti di questi fenomeni.

Si intendono raccogliere e pubblicare articoli che esaminino la possibilità di vagliare le potenzialità politiche delle teorie di René Girard, secondo i seguenti possibili itinerari:

  • la posizione di Girard rispetto alla politica;
  • la sua credibilità scientifica come autore politico;
  • la rilevanza della sua lettura del risentimento in ordine alla giustificazione dei disordini sociali;
  • la possibilità di far interagire il paradigma girardiano con le teorie e le dottrine di alcuni tra i maggiori pensatori politici;
  • le dinamiche sociali di inclusione ed esclusione;
  • le teorie del complotto e l’aspirazione alla verità;
  • la tutela e la protezione delle vittime.

Le proposte dovranno avere un approccio metodologico coerente con gli studi storico-politologici, con particolare attenzione alla storia del pensiero politico.

È possibile sottoporre un articolo di max. 35.000 battute (esclusa bibliografia) al seguente indirizzo email: cfp@rivistapolitics.eu.

Si ricordano le seguenti informazioni:

  • la rivista utilizza come metodo di citazione The Chicago Manual of Style 16th (Author-date);
  • tutti gli articoli saranno sottoposti a valutazione con il metodo del double-blind review dopo esser stati approvati dal Comitato scientifico;
  • gli articoli dovranno essere scritti utilizzando il file-modello (“journal template file”) scaricabile dal seguente link: https://rivistapolitics.wordpress.com/about/info/.

Calendario delle scadenze:

  • 17 ottobre 2022: pubblicazione della call for papers;
  • 15 novembre: scadenza per l’invio degli articoli;
  • 18 novembre: accettazione da parte dei curatori del numero;
  • 5 dicembre: invio degli esiti delle valutazioni dei revisori anonimi;
  • 15 dicembre: restituzioni degli articoli dopo eventuali correzioni richieste;
  • 19 dicembre 2022: pubblicazione.

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